martedì 10 ottobre 2017

Il Creatore di Stelle dice: "Parliamo di Shibari"

Shibari
Legare



Lo shibari (縛り ) o kinbaku (緊縛), è una disciplina giapponese che si è originata dalle tecniche dell'hojō jutsu (un'arte marziale nata per immobilizzare i prigionieri di guerra) e che consiste nel legare una persona in un contesto più o meno erotico.

Dico “più o meno erotico” perché, pur essendo diffusa oggi come pratica sessuale BDSM (sigla che sta per Bondage and discipline/Dominance and submission/Sadism and masochism cioè Bondage-Disciplina/Dominazione-Sottomissione/Sadismo-Masochismo) , quindi in ambito prettamente erotico, ha radici storiche e culturali non indifferenti, inoltre oggigiorno viene praticata anche come forma di rilassamento o come forma artistica di scultura vivente.
Di questo è esempio calzante è il maestro Hajime Kinoko (基本表記; per le sue opere e la sua storia →http://shibari.jp/profile/) , che recentemente ha visto pubblicate le foto delle sue opere in una mostra fotografica  intitolata "Red," pubblicata in una galleria d’arte a Jimbocho.


Ma procediamo con ordine:

Il termine shibari mi era totalmente sconosciuto fino a qualche mese fa, disperso nel limbo delle tante cose che non mi sono note. Partecipando poi ad alcuni eventi del Nipponbashi, evento culturale che si tiene a Treviso, il cui scopo (come dice il nome) è creare un ponte con il Giappone (nelle varie sfaccettature culturali di questo),  è sbucato la prima volta questo nome.
Associato a una lamentela abbastanza, a mio dire, esagerata riguardo al fatto che lo stage di shibari corrispondesse a fare del BDSM o, più in generale, del porno, in pieno centro città e in pieno pomeriggio, questo termine mi ha incuriosita.
Non avendo modo di poter seguire la “lezione” al Nipponbashi mi sono decisa, qualche giorno dopo aver sentito parlare di quest’arte, a cercare qualche informazione in più sullo shibari.
Tramite quella ricerca sono capitata tra le foto della mostra “Red”, del maestro Hajime Kinoko, e subito sono stata colpita da come lavorava con le corde, dai nodi e dalle composizioni che costruiva sulle e attorno alle modelle.
A quel punti ho cercato ulteriori approfondimenti sul contesto culturale e l’origine storica di quest’arte ritenuta erroneamente solo erotica.

Come già detto all’inizio lo shibari, o kinbaku, deriva da un’arte marziale, lo hojo justsu (che ho trovato scritto sia attaccato che staccato, chiunque conosca la dicitura esatta per cortesia me la comunichi), il cui scopo era quello di fare da sistema costrizione e imprigionamento per i criminali. La base storica di questa necessità è legata alla scarsità di risorse minerarie che rendeva difficile e inutilmente dispendiosa la costruzione di carceri e celle, di contro la canapa e la iuta, per le corde, erano facilmente reperibili e molto abbondanti. Quest’arte di “imprigionamento”, usata dalla polizia e dai samurai come sistema di detenzione, si perfezionò nel XV secolo e le corde utilizzate nell'arte dell'hojojutsu erano di quattro colori, il cui significato è cambiato nel tempo. Secondo la tradizione più antica, rimasta fino al periodo Edo, i quattro colori erano associati ciascuno ad una stagione, una direzione cardinale e ad una bestia protettrice della rispettiva stagione e direzione, affianco trovate una tabella che riporta i quattro tipi di corda.



(una piccola curiosità: la polizia giapponese continua tutt’oggi a portare nei propri furgoni un fascio di corda di canapa).  

Appare quindi subito palese che questa pratica ha radici molto antiche, ma non è solo l’ambito “poliziesco” che si ritrovano storicamente le corde: è sempre stato molto usuale, infatti, includere corde e legamenti  nelle tradizionali cerimonie religiose giapponesi,  per simboleggiare il collegamento tra l'umano e il divino.

Lo shibari fa la sua comparsa anche nel teatro Kabuki. Per chi è profano il teatro Kabuki è una forma teatrale borghese, nata nel XVI secolo in alternativa al teatro Noh, più antico e considerato, per temi e modalità di rappresentazione, un’espressione più colta e aristocratica. Contrariamente al teatro Noh, il teatro Kabuki trattava come temi quelli legati alla nascita delle città, alla società del tempo, alla vita del popolo, ai fatti di cronaca e ai luoghi  più popolari e più frequentati nel Giappone di allora: le sale da tè, i bagni pubblici e il quartiere del piacere di Kyôto, Shimabara. Caratterizzato da  trame e costruzione dei personaggi poco definite, trattandosi di un teatro d’attore, questa forma di teatro vedrà introdotta, dal XVI sec., la presenza di alcune scene con dello hojō jutsu, in questo caso non in contesto di scene di carattere poliziesco ma in momenti di forte valenza estetica e sensuale, passando dallo scopo di imprigionare a quello di esaltare e evidenziare le forme del corpo. Ed è qui che lo hojō jutsu, per la prima volta, ha un uso diverso.

Dal contesto storico-culturale l’attenzione, per le corde e l’arte del legare, si spostò verso un vero e proprio contesto erotico durante il periodo Edo(1600 - 1858) , attraverso delle opere, le cosiddette seme-e, cioè un particolare tipo di ukiyo-e (letteralmente “immagine del mondo fluttuante”,  è un genere di stampa artistica giapponese su carta, impressa con matrici di legno) , che rappresentavano scene di costrizione.
Un’ulteriore spinta verso questa “variante” dell’uso della legatura si ebbe dopo la fine del periodo Edo, grazie a Seiu Ito, considerato il “padre del kinbaku". Infatti le sue fotografie e la sua pittura, ispirate dalle scene di costrizione presenti nel teatro kabuki, e prodotte per la maggior parte negli anni '30, influenzarono tutta la successiva generazione di kinbakushi.  Di Seiu Ito oltre che i quadri e le stampe sono famosi alcuni aneddoti, come quando volle riprodurre la scena della tortura "Yoshitoshi" in "Oshu Adachigahara hitotsuya non zu (La casa di Adachigara a Oshu) e per questo scopo legò la seconda moglie e la lasciò, sospesa a testa in giù, dalle travi, durante la gravidanza.

Nulla del genere sorprende troppo, se si pensa all’eccentricità dell’artista o, ancor di più, alla rinomata pignoleria del popolo giapponese. Ma lasciamoci, ora, alle spalle questi racconti e la peculiarità del “Padre del kinbaku” per lasciare spazio a un’opportuna domanda: in cosa consiste, alla data odierna, lo shibari?  Per molti è effettivamente una “versione giapponese” del bondage, rappresenta quindi un vero e proprio gioco erotico, basato tanto sull’estetica di un corpo stretto sapientemente tra nodi e corde, che sul piacere di legare ed essere legati. Come tutti i “giochi” che si praticano nel BDSM richiede piena fiducia tra i partner, consensualità e ovviamente dei corsi affinchè questo gioco non diventi pericoloso e si risolva per il peggio.
Sono parecchi, ho scoperto spulciando nel web, i corsi sparsi per tutta Italia di shibari e molte sono le associazioni che lo propongono. Se si è interessati a questo mondo, quindi, consiglio assolutamente di seguire questi corsi, molti dei quali vantano maestri e maestre molti abili.
Per coloro che, invece, vedono la bellezza al di la’ dell’erotismo di un corpo costretto tra le corde, il kinbaku cos‘è?
Per loro lo shibari (o appunto kinbaku) è una forma di espressione artistica che si basa per una parte sulla calma con cui si costruiscono le forme, analogamente all’arte dell’Ikebana. Per la restante parte, quest’arte si  impernea attorno alle  forme che dalla mente dell’artista si realizzano sul corpo del modello o della modella, tramite nodi, intrecci e allacci, e sul risalto che le corde pongono sui muscoli e sulle curve dei corpi, talvolta tramite contrasto, talvolta fondendosi con quelle stesse curve che costringono.

Insomma è palese che lo shibari non è semplicemente “legarsi“, non è neppure solo un’arte erotica (non per tutti almeno) e soprattutto, praticare lo shibari  non è “fare porno BDSM in pieno pomeriggio”.








Fonti a cui ho attinto per questo articolo:
http://www.agoravox.it/Shibari-Kimbaku-cos-e-il-bondage.html
http://www.hikarikesho.com/ita/shibari.php
http://www.ilsecoloxix.it/Facet/comment/Uuid/00902988-db91-11e0-bf7b-bebafb229321/Giochi_erotici_che_cos%C3%A8_lo_Shibari_CAPschedacssgabauiri.xml
http://fascinointellettuali.larionews.com/lantica-arte-dello-shibari-kinbaku-tra-corde-pelle-e-arte/
https://it.wikipedia.org/wiki/Shibari


I disegni sono stati tutti realizzati da me, partendo a ispirarmi da delle foto e costruendo i disegni attorno ai personaggi dell’anime di Kill la Kill, in quanto si prestavano egregiamente.

Baci
Anya Cronos

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